domenica 1 agosto 2010

Figlio unico

Ho letto sul numero scorso di Time un articolo sul fatto che sempre più genitori negli Stati Uniti decidono di avere un figlio unico. L'articolo si sofferma sui lati positivi di questa scelta che vanno dall'avere più tempo disponibile da dedicare al bambino al fatto che si possano investire maggiori risorse economiche sull'unico figlio rispetto alla necessità di dover spartire le risorse nel caso di una prole più numerosa. L'articolo è consultabile on-line.

Personalmente, non essendo figlio unico, ho sempre pensato che l'avere una sorella o un fratello fosse una "palestra" che ti insegnasse a vivere pensando all'altro oltre che a te stesso e che ti facesse conoscere un legame familiare diverso da quello genitore- figlio.

Quando penso alla famiglia difficilmente penso ad un gruppo di sole 3 persone. Potrebbe essere solo frutto della mia storia familiare, lungi da me pensare che la famiglia ideale debba consistere in 2 genitori ed almeno due figli.

Basti pensare al detto popolare "fratelli, coltelli". Che il tre sia veramente il numero perfetto?

2 commenti:

  1. Un fratello e’ uno specchio attraverso il quale e’ possible vedere una parte di se stessi altrimenti nascosta. Il riflesso dell’anima e non del corpo. La magia dell’opposto generato dallo stesso seme, l’intrigo di un sentimento controverso capace di toccare gli antipodi, ma che come un elastico poi ritorna a cercare se stesso, sotto il richiamo del sangue.
    E’ il primo passo verso il senso di responsibilita’, protezione ed affetto.
    Poi sara’ che io sono stato fortunato… ma resta una scuola di vita a mio modo di vedere essenziale.

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  2. ... o forse che siamo stati fortunati....

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