mercoledì 8 dicembre 2010

Eccoci anche noi ad attendere il "nostro natale"

é proprio vero che con una Patata grassa che gira intorno, le feste ri-assumono quell'aspetto magico che avevano quando eravamo bambini, la curiosità, l'emozione, traspaiono dagli occhi di Agata intenta a fissare le luci dell'albero accendersi e spegnersi.

Quest'anno ci siamo imposti di riscoprire il concetto dell'attesa. Solitamente l'attesa, per me, è uno stato d'animo poco positivo. Attendo sempre qualcosa, talvolta non so neppure cosa, ma questo continuo aspettare rischia di non farmi assaporare, come mi rimprovera la Dolce metà, la quotidianità.
Eppure l'attesa può essere gioiosa, un momento per rallentare e riflettere.

In quest'ultimo mese ho letto tanto su ciò che contraddistingue questo periodo dell'anno: l'Avvento, ovvero l'attesa della festa.
Abbiamo quindi deciso di dare grande importanza a queste quattro settimane, a questo tempo che trascorre e ci porta al giorno di festa.

La corona dell'avvento quest'anno assume un ruolo ancora più significativo, con Agata accenderemo le candele, una per settimana, spiegandole che la luce che avvolgerà la nostra casa sarà sempre più intensa e ci accompangerà al solsistizio d'inverno.


Il tempo che passa sarà scandito anche dall'allestimento del presepe, che si ispira a quello della tradizione steineriana. Ogni settimana aggiungiamo un elemento nuovo partendo dal regno minerale fino al regno animale - per ora abbiamo messo i sassolini raccolti quest'estate nei caldi pomeriggi passati al fiume, e le foglie dell'autunno.

Ripenso al “Sabato del villaggio”, a tutti i preparativi per la festa che rappresentano il momento più intenso e magico. Le aspettative sono quasi sempre maggiori dell'evento atteso e allora è giusto viverle a pieno, respirando giorno dopo giorno l'aria magica e misteriosa di questo periodo dell'anno che porta con sé il desiderio di una rinascita del mondo naturale e spirituale.
Maggiori informazioni, molto interessanti, su come è vissuto il periodo dell'Avvento nelle scuole steineriane si trovano nel sito/blog di la Pappa dolce.

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