Proprio la lettura del suo post mi ha spinto a cercare più notizie possibili su queste creazioni.
L'ho letto d'un fiato, la prima parte è dedicata al gioco e a un excursus sull'uso delle bambole in passato, la seconda riporta le spiegazioni e i cartamodelli per realizzarle autonomamente.
Detto fatto.... ma non essendo (..ancora... prima o poi lo sarò) una provetta cucitrice, mi sono affidata alla mamma, nonchè nonna di "Patata grassa". Le ho lasciato il libro, le ho segnalato un sito (la nonna è anche una esperta navigatrice di Internet) dove reperire tutte le informazioni necessarie. Il sito è quello di "Pane Amore e Creativià" e il post è intitolato "Come fare una bambola Waldorf" dove Linda ha raccolto nel web tanto materiale da condividere.
Ed ecco la prima Bambola Waldorf di Agata e la prima realizzata dalla nonna... niente male direi.
Logicamente la "Patata grassa" non sembra ancora apprezzare un grancchè questo gioiellino che io adoro, anche pensando che è stato fatto con amore da mia mamma, è ancora troppo presa dal suo "Dodo"..... Vuoi vedere che sarà attirata dagli orribili bambolotti di plastica che piangono, fanno pipì, muovono la bocca e ormai pretendono anche di essere alattati.
Vabbò nel frattempo, visto che almeno questa bambolina, a differenza della mia, si lascia coccolare, ci giocherò io!
Complimenti è bellissima!!!
RispondiEliminaAnch'io ci voglio provare!
Grazie Rosita, ehhh la mia mammina ha delle mani d'oro! Avessi imparato quando ero a casa a sferruzzare, tagliare, cucire... ma non è mai troppo tardi.
RispondiEliminaOra faccio un giro da te.