giovedì 15 ottobre 2009

Inglese, si grazie

Dopo la mia esperienza all'estero mi sono resa conto, sbattendoci la faccia, di come sia importante l'apprendimento delle lingue straniere, e di come ai mie tempi, ora forse qualcosa è cambiato, l'insegnamento dalle scuole medie, al liceo e all'università non sia servito a nulla.
Mi piacerebbe quindi che la Patata grassa imparasse tante lingue come il suo papà, che grazie alla sua conoscenza, non si è mai trovato a disagio nei posti dove abbiamo girato, al contrario di me che mi sono sempre sentita poco adeguata.
Abbiamo letto che è proprio nei primi anni di vita che il bambino è in grado di assimilare più facilmente le lingue. Ci siamo quindi chiesti come fare.

Per qualche tempo abbiamo provato a fare come le famiglie bilingue rivolgendoci ad Agata io in italiano e la Dolce metà sempre in inlgese. Ma per quanto uno abbia una buona conoscenza non è come essere veramente madrelingua, in più mancavano a Matte alcune sfumature nel linguaggio che gli permettevano di esprimersi con la naturalezza che solo nella propria lingua si può avere.

Perciò abbiamo deciso di cercare di parlare con lei in inglese almeno 1 ora consecutiva al giorno e sopratutto di giocare con lei in inglese.

Ecco come ci siamo attrezzati:

- mai tv ma se qualche cartone dai nonni scappa, deve essere rigorosamente in inglese, per fortuna i nonni hanno CBeeBies
- cerchiamo di imparare insieme delle filastrocche in inglese, la sua preferita in assoluto è


Humpty Dumpty sat on a wall.

Humpty Dumpty had a great fall.


All the king's horses and all the king's men


Couldn't put Humpty together again.


- ci siamo fatti regalare dalla zia che vive a Londra alcuni libri in inglese, il suo preferito è questo:




- abbiamo comprato da Ikea un serie di burattini per le dita e costruito un teatrino ..... uno pseudoteatrino per mimare storielle in inglese
- utilizziamo le carte tematiche gentilmente offerte da Mamma felice che traduciamo in inglese

- navighiamo spesso sul sito di maestra sabry in particolare nella sessione inglese.
Tutto questo è iniziato grazie alla lettura e ai consigli ricevuti dall'utlisssimo sito "Bilingue per gioco"

Risultato? Non lo sappiamo... la Patata grassa parla sempre in italiano anche se noi ci rivolgiamo a lei in inglese ma ci capisce perchè fa esattamente quello che le chiediamo, e qualche volta vedendo un cane o qualcosa che conosce lo pronuncia in inglese.
Magari sono tutti sforzi inutili però in questo momento ci sentiamo di comportarci in questo modo e ci divertiamo anche .... anzi se qualcuno ha suggerimenti si faccia avanti....

2 commenti:

  1. Complimenti!!!
    Io non ho alcun suggerimento perchè sono un analfabeta delle lingue in generale, ho fatto il classico dove la lingua straniera non contava molto e fra l'altro francese:(
    Mio marito sa molto bene sia l'inglese che il francese perchè li usa per lavoro e io lo invidio un casino.
    Non mi sono posta il problema delle lingue con lo gnomo perchè so che già alla materna glielo insegnano.
    Però il vostro approccio mi sembra corretto e stimolante ma non invasivo quindi che dire continuate alla grande, se poi agata apprezza siete a cavallo!!!

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  2. Ciao, passavo per caso ma sono rimasta colpita da questo post. Io non sono ancora mamma ma quando lo sarò, spero presto, farò imparare sicuramente una lingua straniera (io so lo spagnolo quindi credo che cadrò li). Mi sembra un modo per "allargare le vedute" dei bimbi, anche per sviluppare una certa elasticità mentale. Male non fa di sicuro.
    Barbara

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