Sono giorni frenetici al lavoro, l'avvicinamento della chiusura dell'anno comporta ritmi serrati, se aver tanto da lavorare fa si che la giornata lavorativa passi più velocemente, è anche vero che la sera sono stanca e ultimamente trovare le energie per dedicarmi alla Patata grassa mi richiede, è brutto da dirsi, un grande sforzo, vorrei stendermi sul divano e dormire senza pensare a niente e a nessuno, ma vorrei anche giocare con le marionette, cantare le filastrocche, disegnare e fare mille altre cose. Ma la dura verità è, che anche se si supera la stanchezza, e il volto di una Patata grassa che ti chiede di giocare è meglio di mille energizzanti, il tempo è poco, e in quelle 3 ore che separano il nostro ritorno dal lavoro all'ora di nanna di Agata, devi concentrare tutto: il gioco, la cena, la preparazione per la mattina seguente.
Messa a letto Agata la mia sensazione è di frustrazione per le cose che non sono riuscita a fare con lei, per quello che non sono riuscita a darle, anche se so che entrambi facciamo sempre il massimo e che lei questo lo percepisce.
In questo stato d'animo mi è capitato di leggere sulla rivista di UPPA (n.4 di luglio-agosto 2005) un articolo molto interessante: "Mamma prenditi il tuo tempo", in cui purtroppo rivedo la condizione di molte donne, alcune delle quali vi ci si trovano per scelta, altre purtroppo per necessità. Se in una famiglia ci sono due contratti precari i discorsi di "conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro al fine di armonizzare le esigenze personali e familiari con le necessità organizzative aziendali" rimangono solamente sterili formulazioni di legge, che non consentono di optare per un scelta di vita in cui uno dei due rinuncia al lavoro fuori casa.
Spero che i tempi maturino e che, quando Agata sarà una donna, frasi come questa del sopra citato articolo ".... il ritratto di una donna che contemporaneamente lavora, si occupa dei figli e della casa, è bella, giovane, sorridente ma aggressiva .... insomma che possiede tutte le qualità necessarie per essere competitiva in un mondo dove il potere è ancora una prerogativa maschile" non saranno che il ricordo di un periodo passato, dove le donne, pur avendo fatto enormi e importanti conquiste, a mio punto di vista, subiscono una scala di priorità non dettata dal cuore.
Mi spiace per il momento che stai passando e ti capisco, anche noi stiamo passando un momento simile con la differenza che io sono contenta e non stressata del lavoro ma lo gnomo le 3 ore alla sera per stare insieme non gli bastano proprio, sta facendo molta fatica anche al nido ed è sempre nervoso e piagnucoloso e questo mi rattrista molto.
RispondiEliminaSpero che passerà e credo che le mamme che lo vogliono dovrebbero avere il diritto di stare con i loro bambini più tempo possibile, e dovrebbero essere sostenute dalle istituzioni. i nonni spesso suppliscono alle carenze delle strutture comunali, statali ecc... ma spesso anche a noi genitori e questo mi turba parecchio.
Ho scritto troppo, ma il tuo post lo condivido e mi fa capire che non sono l'unica a viverla così.
In bocca al lupo e cerca di goderti la tua piccola non rinunciando al tuo riposo, è difficile ma è solo un momento, non sarà sempre così.
un caro abbraccio
Cara grazie! sapere che altre mamme provano la stessa amarezza che provo io non mi conforta di certo, mi fa però sentire capita, e a volte anche questo è importante. Grazie
RispondiElimina....bellissimo post che condivido, un caloroso abbraccio!!
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