lunedì 24 maggio 2010

Salone del libro a Torino e la classifica "Salvaforeste"

Quest'anno per la prima volta, come anticipavo, abbiamo visitato il Salone Internazionale del Libro a Torino.

A onor del vero, sebbene avessimo scaricato il programma e ci fossimo addirittura segnati dei seminari a cui partecipare, una volta entrati nel Salone siamo rimasti, ingenuamente, spiazzati dalle grandi dimensioni.

Inutile dire che con dietro la Patata grassa dopo un po' girare è diventato faticoso, per forutna la nostra ancora di salvezza è stato lo spazio del Bookstock Village e lo stand Nati per leggere.
Un bello spazio attrezzato con molti libri a disposizione, letture, proiezioni e altre attività per i più piccini.


Rimango sempre più affascinata dalla bellezza di certi libri per bambini, con illustrazioni veramente incantevoli.

Ecco i nostri acquisti per Agata - Tutti di una casa editrice che ci piace molto, un po' meno, a livello di simpatia, le due signore allo stand.

"La casa più grande del mondo" di Leo Leonini


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"Tu grande io piccolo" di Grégoire Solotareff

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"Una zuppa di sasso" di Anaïs Vaugelade

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Così ora Agata si è specializzata nelle preparazione della Zuppa di sasso, e noi nella "continua" lettura di questo simpatico libro... be vuol dire che abbiamo scelto bene!


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Durante la nostra passeggiata tra gli stand abbiamo incontrato anche un'orango che ci ha consegnato un pieghevole tanto interessante quanto spiacevole, riguardo i dati sulla nuova classifica "Salvaforeste" dell’editoria italiana.

La maggior parte degli editori ha risposto al questionario ma ha dichiarato di non poter fornire informazioni chiare sulla propria carta e quindi non ha una politica sostenibile (tra questi: Mondadori, RCS Libri, Gruppo Giunti e Gruppo Mauri Spagnol), solo 18 % delle case editrici interpellate ha scelto di acquistare esclusivamente carta sostenibile (tra questi: Bompiani, Fandango, Hacca e Gaffi), e il 20% non ha fornito nessuna informazione utile per poter valutare la sostenibilità della propria carta, dimostrando poca trasparenza e nessuna volontà di escludere dalla propria filiera carta proveniente dalla deforestazione (tra questi Feltrinelli che da solo controlla quasi il 4% del mercato librario).

Sicuramente la prossima volta che acquisteremo un libro presterò attenzione anche all'editore.

5 commenti:

  1. Noi abbiamo letto "la casa più grande del mondo" in biblioteca comunale e ci è piaciuto molto. Certo che la Zuppa di sasso mi ispira....
    Ho buttato un occhio di lato.. bello guerra e pace, eh?!

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  2. @vogliounamelablu: la zupa di sasso è quotatissimo da Agata non facciamo altro che leggerlo.. in realtà solo il papà ha il permesso di leggerlo con lei.
    Sto terminando Anna Karenina e francamente non so decidermi tra questo e Guerra e Pace. Sono meravigliosi.

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  3. Che bello! Dev'essere stata davvero interessante.
    I primi 2 libri li conosco anche se in quelli io grande tu piccolo mi lascia un po' lì il finale...
    mentre la zuppa di sasso non lo conosco e quindi correrò in biblioteca a richiederlo, sono sempre alla ricerca di nuovi libri da leggere nelle scuole. Ho giusto una lettura in un nido il 6.. secondo te va bene per i piccolini sotto i 3 anni?
    problema carta... grosso problema e qui entra in conflitto la voglia di leggere senza creare ulteriori ferite alla nostra terra.. chissà se si riuscirà a migliorare. :)
    un abbraccio solare
    StefiB

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  4. @Stefi:Agata ha 2 anni e mezzo e lo vuole sentire leggere in continuazione, la storia è semplice e ci sono gli "amati animali", per cui si possono anche fare voci diverse. Insomma carino, anche se il finale mi lascia così così, a proposito di finali ;)
    è vero il problema della carta è un grosso problema. Certo che il fascino di sfogliare le pagine di un libro... piuttosto lo spreco e la disinvoltura con cui si spreca negli uffici è veramente disgustoso.

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  5. Simona, come stai? Che fine hai fatto? Spero tanto che tu sia semplicemente a goderti una bella vacanza :)
    Buona estate
    StefiB

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