"Ai molti record negativi delle italiane, le donne al mondo che fanno
meno figli, che hanno il tasso di occupazione più basso d'Europa e che anche
quando hanno un lavoro esterno si fanno carico di buona parte degli impegni
domestici (per un totale di 5 ore e 15 minuti contro l'ora e 30 del partner, ci
dice Linda Laura Sabbadini dell'Istat), si aggiunge adesso un altro spiacevole
primato. Risulta dai dati Eurostat aggiornati al 2008 che se negli altri paesi
europei l'avere uno o due figli modifica di poco il tasso di occupazione delle
donne, da noi invece il tasso cola a picco: meno 4,5 punti con un figlio, meno
10 punti con due, meno 22 con tre bimbetti. Al ministero del Lavoro è stata
fatta una ricerca sulle donne che si dimettono nel primo anno di vita del
bambino, quando è proibito licenziarle. Sono risultate 17.676 dimissioni nei
primi 11 mesi del 2009, di cui la gran parte al Nord."
Prendo spunto per condividere un piccola esperienza personale, che non ha nulla a che vedere con gli episodi di mobbyng di cui si parla nell'articolo.
Qualche settimana fa il mio dirigente ha commentato con un collega che forse, avendo una famiglia, la mia disponibilità non era quella che si sarebbe aspettato quando mi chiese di lavorare con lui.
Hai pienamente ragione. Noi mamme facciamo i salti mortali per stare dietro a tutte le incombenze della giornata e come premio veniamo additate per la scarsa disponibilità, ma è un abuso. C'è un contratto con un monte ore, una volta fatte stop, il superfluo è straordinario o lavoro nero.
RispondiEliminaA presto
Non solo nella cultura aziendale haimè... tu pensa a quando spesso da coppia si passa ad essere genitori e gli amici single o solo in coppia ti allontanano "perchè non hai più tempo" per esempio...
RispondiEliminaComunaue al di là della società, credo che molto dipende da noi e da quanto riusciamo a percepire davvero il nostro valore.. in genere l'esterno è uno specchio abbastanza fedele, ergo: dobbiamo prima di tutto toglierci i nostri sensi di colpa :)
un bacione
StefiB